Parla Eduardo Spano, professore di diritto commerciale e avvocato che è stato il primo in Italia a vincere una causa contro UniCredit nel crack Parmalat e ad ottenere in primo grado la nullità di una polizza index linked di Aviva.
Professore, quali armi possono usare i risparmiatori coinvolti nel dissesto Lehman e negli altri default che potrebbero presentarsi?
Ogni situazione è da valutare caso per caso. Per le polizze è molto importante esaminare i documenti contrattuali utilizzati da ciascuna compagnia, in quanto, anche se similari, hanno differenze rilevanti sul piano giuridico. Negli scorsi anni di solito gli agenti facevano firmare solo un foglio riepilogativo molto scarno e poi consegnavano un corposo volume che rimaneva privo di firma. Puntare sul difetto di informazione offre buone possibilità di successo. Inoltre, è molto importante la data, in cui il contratto è stato perfezionato, perché vi sono state modifiche rilevanti nella normativa.
Per i bond?
La modifica del Tuf del 2005 ha introdotto l'obbligo della banca di rispondere per i bond venduti nei 12 mesi antecedenti a un default.
Se fosse già operativa in Italia la class action si potrebbe intentare una causa collettiva?
Ho poca fiducia nella class action all'italiana. Lo strumento funziona negli Stati Uniti dove vi sono studi specializzati, che effettuano forti investimenti in una causa, attendendosi un ritorno assai elevato. In Italia siamo molto lontani da questa situazione.
Molte compagnie hanno deciso di non aggiornare le valorizzazioni delle «polizze Lehman» e questo non consente il disinvestimento. Altri indicano comunque dei valori di mercato. Chi si sta comportando correttamente?
Ritengo che sia troppo presto per rispondere, in quanto non si sa ancora come si comporterà Lehman. Ancora una volta, tutto dipende dal singolo caso, dagli obblighi assunti da Lehman e dalle sue eventuali future inadempienze. Può darsi che, ove il suo ruolo nella polizza sia semplicemente esecutivo e non comporti obblighi economici, non vi sia inadempienza. Altrettanto se qualche compagnia decidesse per il suo buon nome di sopperire agli inadempimenti di Lehman.